domenica 9 giugno 2013

L'inversione degli annunci di lavoro

Crisi, disoccupazione, ed aumenta il fenomeno dell'inversione delle proposte di lavoro.

Fino a qualche tempo fa vi erano annunci di lavoro per ricerca di personale qualificato, a cui disoccupati si iscrivevano per essere coinvolti in qualche dinamica lavorativa.

Oggi invece, data la scarsità di lavoro, si hanno il proliferare di annunci di disoccupati che si mettono in mostra in internet, sperando forse che qualcuno li chiami.

Dagli annunci ove si propongono corsi privati di CAD / Rendering (esempio), a brevi messaggi riassuntivi delle proprie capacità (esempio).

L'annunco rimane online sempre, ed è rintracciabile quanto più alto è posizionato nei motori di ricerca, aspetto su cui vi sarebbe molto da dire con un minimo di conoscenze di search engine optimization (SEO).
I propri dati sono esposti alla mercè di tutti.
Ma il dubbio vero è quante aziende/studi di progettazione cerchino personale semplicemente lanciando una ricerca in internet.

Di certo molte agenzie private interinali promuovono l'uso di social network come LinkedIn per pubblicizzare il proprio curriculum vitae, le proprie esperienze o candidarsi ad un lavoro.
Ma il recente scandalo Prism, lascia dubbi inquietanti sulla liceità della pratica in chiave geopolitica mondiale, poichè pare evidente a tutti che la NSA non agiva in questo modo per assumere personale.
Il fatto che proprio un ex-contractor (precario?! subappaltato?! libero professionista con contratto?!) abbia rivelato tutto agli organi di informazione, apre prospettive per discussioni off topic rispetto l'argomento qui trattato, in un mondo ove il singolo individuo sempre più spesso pensa solo a trovare un posto di lavoro che gli permetta di mantenere i suoi cari, di acquistare beni e servizi primari o secondari e di prestabilire un futuro certo e continuativo senza troppe variazioni per se e per i suoi figli.

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