mercoledì 5 giugno 2013

Contest giornalismo - articolo e qualche piccola nozione di SEO

Ho partecipato al Contest di Giornalismo “Professione Web Reporter” con premi per i primi tre classificati.
Per partecipare bastava inviare un articolo di 1500 battute (severissimi, mi hanno tagliato il finale), ricevere 25 likes ed accedere alla terza fase a Roma.

Da notare che in questo modo si fa pubblicità al sito giornalismovideoreporter.it, ed in questo modo vengono premiati coloro che hanno a disposizione la migliore rete di contatti residenti su social network.
Tuttavia i motori di ricerca in generale non indicizzano i likes od i tweet dei due principali social network (facebook e twitter), informazioni celate dalle società concorrenti (in particolare di Google).

L'effetto pratico è quindi che tutti i "likes" ed i "tweet" offerti garantiranno una visibilità del sito nelle reti social, mentre non daranno contributi nel scalare le classifiche dei motori di ricerca come Google.
Al contrario tutti i link pubblicati su siti web (blog come blogger, o misti social/blog come tumblr) forum, ... garantiranno una maggiore visibilità a giornalismovideoreporter.it, dato che tali link sono accessibili ai web-spider dei motori di ricerca per l'indicizzazione dei contenuti online.

L'articolo YouScoop, analizza con conoscenze di search engine optimization (SEO) i meccanismi di diffusione delle informazioni nella rete, pur con qualche semplificazione per la brevità di spazio concessa.
Link: 
articolo per il Contest di Giornalismo “Professione Web Reporter 

Tali conoscenze di search engine optimization derivano dalla mia collarazione pluriennale con gruppi di debunker, i quali nel commentare le teorie complottiste e la loro diffusione nella rete internet, hanno definito vari fenomeni relativi alla diffusione delle informazioni ed ai comportamenti dei singoli internauti fronte alle informazioni ricavate dalla rete internet. 

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